The Excitement Plan, Todd Snider: la nostra recensione

È passato un anno da Peace Queer, disco asciutto e necessario, come dichiara lui stesso, ad alleviare le sue opinioni e non a cambiare qualcosa nel mondo. Un Todd Snider che non spaventa la critica americana ma la ammalia con il suo mix di Kristofferson, Prine e Fogerty che non inciampa mai, che non si sbilancia a scrivere un capolavoro, ma che mantiene un livello alto per qualità dei testi e arrangiamento.

The Excitement Plan è un disco che funziona ad alti volumi o dal vivo, accompagnato da una birra fresca dopo una lunga attesa sotto il sole di una giornata afosa. Sono dodici tracce di blues country affilato con le parole, da quelle scritte per un giocatore di baseball tossicodipendente in America’s Favorite Pastime, a quelle di amore dichiarato in Barefoot Champagne. Parole che fotografano come tante istantanee spensierate le vite di personaggi perdenti del nuovo continente.

Una musica scarna e impetuosa o al contrario di un soft deciso ma misurato, che non si abbandona mai a sbrodolate minori o riff accattivanti. Un disco che già fermandosi all’involucro trasmette spensieratezza, leggerezza e a tratti anche grinta e voglia di abbandonare ogni pensiero.

the excitement plan

The Excitement Plan

Apre Slim Chance, un blues strappa corde sincero e pulito, che troppo presto lascia posto a Greencastle Blues, una ballad introspettiva che sul ritornello vira su un cantato alla Lou Reed e un parlato anche più ammaliante. Todd sembra raggirare col suo fascino vocale da musicista vissuto e con la sua bravura copre le somiglianze dei walking bass lascivi di brani come The Last Laugh o Unorganized Crime. La travolgente Bring ‘Em Home risolleva gli angoli della bocca e del cuore, mentre ad accontentare gli amanti della delicatezza estrema pensa la perla, Corpus Christi Bay, una chitarra pizzicata, essenziale, che ammalia al primo ascolto, una piccola ninna nanna a filastrocca avvolta da leggerissimi archi e dal calore del timbro di Todd.

Non manca il pezzo da saloon, Barefoot Champagne, seguito a ruota dal fratello Don’t Tempt Me, su cui non potrete far a meno di accennare un lento twist e un tentativo di terza voce in salotto, al riparo da occhi indiscreti. Piano e armonica sostituiscono solo un attimo le sei corde sull’ undicesima traccia, prima di chiudere come in apertura sulla pentatonica della ben augurante Good Fortune. Proprio ”Fortune come to you” potrebbe essere il motto dell’intero album che, se non adatto per convincere i vostri amici dark della necessità di ascoltare folk, non disdegneranno sicuramente gli amanti del genere.

Lista Tracce

  1. Slim Chance
  2. Greencastle Blues
  3. America’s Favorite Pastime
  4. Doll Face
  5. Bring ‘Em Home
  6. Corpus Christi Bay
  7. The Last Laugh
  8. Unorganized Crime
  9. Barefoot Champagne
  10. Don’t Tempt Me
  11. Money, Compliments, Publicity (Song Number 10)
  12. Good Fortune

Etichetta: Yep Roc Records, 2009

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